La tragedia è avvenuta alle 2 del mattino (le 5 in Italia) in un nightclub, il Kiss, che ospitava 2000 giovani, un numero superiore a quello consentito.
Pare che l'incendio che ha devastato il locale abbia preso origine da un bengala sparato da un membro di una band che stava suonando sul palco.
Il fuoco d'artificio ha colpito il soffitto, appiccando le fiamme e scatenando il panico tra i presenti.
I ragazzi hanno, sin da subito, cercato la via d'uscita, ma il locale non disponeva dei permessi per funzionare: infatti, sarebbero stati necessari dei lavori per cambiare la segnaletica interna ed aprire un'uscita d'emergenza.
I 245 ragazzi sono morti per asfissia, intossicazione e schiacciati dalla calca di persone che cercavano la via della salvezza.
Molti cadaveri sono stati ritrovati nei bagni, probabilmente perchè hanno scambiato il cartello di uscita con quello dei bagni.
I testimoni raccontano che l'unica via d'uscita era stata sbarrata dai buttafuori per evitare che entrassero dei ragazzi, senza pagare, trasformando così la discoteca in una trappola.
I vigili del fuoco che sono intervenuti hanno dovuto aprire dei buchi nelle pareti per poter entrare nel locale e salvare i sopravvissuti.
Una tragedia immane che riapre l'argomento delle misure di sicurezza nei locali pubblici e dei controlli che, in paesi come il Brasile, non ci sono o vengono evitati.
Come sempre, a pagare il prezzo di tutta questa corruzione e indifferenza sono sempre gli innocenti, in questo caso dei ragazzi che volevano trascorrere una serata di divertimento e spensieratezza.
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