Anche se con ritardo, ricordo anch'io la morte di Franco Califano, un grande della musica proprio grazie alla sua originalità e alla sua voce graffiante.
Da tutti conosciuto come "Er califfo", si era esibito solo pochi giorni fa al Sistina, precisamente il 18 Marzo, ma da tempo combatteva contro una malattia che, inevitabilmente, se l'è portato via.
Ma nella sua vita non si è fatto mancare niente: amante delle donne (pare ne avesse avute 1500), un passato tra alcol e droga, arrestato due volte per possesso di droga, ma sempre assolto.
Una vita travagliata e spericolata: aveva anche una figlia, Silvia,che ha riconosciuto e a cui concesso il suo cognome, ma che ha lasciato pochi mesi dopo la nascita perchè i figli vanno cresciuti e lui, evidentemente, non era nelle condizioni di farlo.
Tra i successi più noti di Franco Califano c'è sicuramente Tutto il resto è noia, un brano che riassume la sua vita e il suo stato d'animo.
Una vita piena di sregolatezze, ma che negli ultimi anni era diventata molto pesante.
Oltre tutti i necrologi che si possano scrivere, Fiorello su Twitter scrive che il più bello se l'è scritto proprio lui: "Diceva che voleva sulla lapide una sola frase: non escludo il ritorno. E spero che i familiari lo facciano davvero».
Non escludo il ritorno è una delle canzoni più belle di Califano, forse poco conosciuta: una canzone d'amore, di un amore perduto, ma per il quale c'è ancora una speranza.
"Quando eravamo più giovani, e la vita era leggera, facevo tanti chilometri per vederci la sera"
Ciao Franco!
la musica non è finita e gli amici, quelli veri, non se ne andranno mai.... Io non lo farò di certo, rimpiango solo non essere venuta mai ad ascoltarti in concerto...ma la tua poesia non morirà! Ciao Genio...
RispondiEliminaFederica da Belluno