Due anni fa c'è stata l'esplosione del movimento delle Femen, una protesta organizzata da giovani studentesse ucraine per restituire la dignità alle donne del loro Paese; ma da allora hanno protestato in ogni piazza e angolo della Terra per difendere i diritti delle donne.
Sempre a seno scoperto e con la ghirlanda di fiori in testa, le donne cercano di far arrivare il loro messaggio, attirando l'attenzione con la nudità.
E così ha fatto anche Amina Tyler, una giovane 19enne tunisina che ha postato sul profilo Facebook di Femen Tunisia due foto che la ritraggono a seno scoperto e con due diversi messaggi scritti sul corpo: in uno scrive "Il mio corpo mi appartiene e non è di nessuno" e nell'altro "Al diavolo la vostra morale".
Come c'era da aspettarsi, le foto hanno causato uno scandalo nel paese islamico e persino l'Imam Adel Almi ha emesso un verdetto col quale chiede che la ragazza venga frustata e lapidata.
La lapidazione è una pratica molto diffusa nelle popolazioni islamiche per condannare chi ha commesso un adulterio o un omicidio o chi, come Amina, è andata contro le semplici regole della società.
In molti l'hanno offesa: c'è chi ha detto "Vestiti, sei brutta" e chi "Sei la vergogna della tua famiglia", ma in tanti l'hanno protetta e difesa.
Il prossimo 4 Aprile ci sarà la Giornata in difesa di Amina Tyler; nel frattempo le giovani donne di Femen cercano la ragazza tunisina che sembra essere sparita nel nulla: cellulare spento e account di Facebook e Skype disattivato.
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