sabato 14 gennaio 2012

Costa Concordia come il Titanic

A distanza di 100 anni dalla tragedia del Titanic che affondò nelle gelide acque dell'Atlantico, provocando la morte di 1500 persone, oggi un'altra tragedia prende piede, questa volta, in Italia.
Siamo nei pressi dell'Isola del Giglio e la nave è la Costa Concordia, una nave da crociera del gruppo Costa Crociere.
A bordo ci sono più di 4000 persone, tra passeggeri e personale di bordo.
Sono partiti alle ore 19 dal porto di Civitavecchia, carichi di sogni e speranzosi di trascorrere quantomeno 8 giorni di relax, benessere e divertimento a bordo di una delle navi più grandi, in un giro del Mediterraneo che avrebbe toccato le città di Savona, Marsiglia, Barcellona, Palma de Maiorca, Cagliari e Palermo.
La Costa Concordia ha iniziato ad essere operativa dal 2006 e già nel 2008 aveva subito un incidente nel porto di Palermo, durante la manovra di attracco.
Ma ciò che più mi colpisce è la drammaticità di quei momenti vissuta da chi era su quella nave solo per staccare la spina, per cercare di non pensare a tutti i problemi della vita quotidiana.
E invece, il caso ha voluto che quella vacanza non avesse inizio perchè solo poche ore dopo la partenza è successo quello che i telegiornali ci stanno comunicando: una falla di 70 metri a causa della quale la nave ha imbarcato acqua e si è inclinata di ben 80° su un fianco.
C'è chi, forse preso dal panico, si è gettato in mare, chi ha avuto un malore solo perchè d' improvviso quell'atmosfera da sogno si è trasformata in un incubo: pare che ci sia stato un forte boato, poi il blackout e l'allarme e l'invito ad indossare i giubbotti e salire sulle scialuppe.
Al momento è stata confermata la morte di 3 persone; 14 sono i feriti e non si sa quanti siano i dispersi.
Ciò che resterà a questa gente di questa "vacanza" sarà la paura, il terrore, la notte trascorsa al freddo, ma pur sempre la felicità di essere ancora vivi.


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