domenica 18 settembre 2011

Carrier e il condizionatore d'aria

"Il nostro cervello è come un paracadute: funziona solo quando lo apri" (Albert Einstein)
Lo so, tra pochi giorni inizierà l'autunno (stando al calendario), ma vi assicuro che qui giù da noi (a Taranto) fa ancora tanto caldo.
E così, su richiesta di mio padre, ho deciso di parlarvi di come sia nato il condizionatore d'aria, quell'aggeggio che da qualche anno abbiamo installato nelle nostre case.
Chi ne ha uno, chi più di uno, chi lo usa spesso, chi solo in casi straordinari.
Ma quando è stato creato il primo condizionatore d'aria?
Partiamo dalla fine del XIX secolo: in questo periodo, per rinfrescare gli ambienti, si usavano dei blocchi di ghiaccio sui quali l'aria era ventilata e diffusa tutt'intorno.
Per esempio, nel 1880, il Madison Square Theatre di New York consumava 4 tonnellate di ghiaccio a sera.
Il primo condizionatore d'aria vero e proprio fu brevettato nel 1902 dall'americano Willis H. Carrier (un mio antenato!!!).
Lo scopo iniziale del condizionatore d'aria non era tanto quello di ottenere il freddo, ma di deumidificare l'aria: Carrier, infatti, fu chiamato da uno stabilimento tipografico, Sackett- Williams, per installarvi il primo prototipo  e per risolvere il problema dell'umidità che rendeva inutilizzabile la carta stessa.
Nel 1906, Stuart Crawer iniziò ad usare il termine condizionatore d'aria e da allora questo congegno è stato utilizzato negli ambienti di lavoro, soprattutto nei grattacieli e nelle costruzioni di vetro, le cui temperature d'estate raggiungono livelli insopportabili.
Ma dagli anni Cinquanta , modelli più piccoli di condizionatori d'aria sono stati introdotti anche nelle abitazioni private.


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