lunedì 12 settembre 2011

Gli emuli di Cristo nelle Filippine

Nelle Filippine, a San Pedro Cutud, c'è chi si fa crocifiggere, proprio come Gesù Cristo, per dimostrare la sua riconoscenza a Dio.
Sono gli emuli di Cristo, uomini che, dopo esser sopravvissuti ad incidenti, decidono, una volta all'anno, di farsi inchiodare mani e piedi ad una croce.
Una croce che pesa 60 kg e che trasportano per 2 km fino ad un monte, simile al Golgota, dove avviene la rievocazione della passione.
I chiodi sono d'acciaio e sono lunghi 15 cm: vengono inseriti nel palmo e gli uomini crocifissi sono inchiodati alla croce fin quando ritengono opportuno, finchè non si sono alleggeriti dei loro peccati.
Una pratica davvero crudele, un modo per offrire a Dio il proprio corpo e il proprio sangue, per liberarsi dai peccati attraverso lo stesso dolore che Gesù provò in croce.
Più e più volte la Chiesa si è opposta a questo rituale che va oltre la devozione, la fede e la sofferenza, ma tutto è stato vano.


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