Nel cinema e anche nella vita di tutti i giorni, ci hanno sempre detto e mostrato che, quando si è vicini alla morte, si viene abbagliati da una luce intensa e ci si ritrova come in un tunnel.
Ricordate il film Ghost con Patrick Swayze e Demi Moore?
Bene.
Adesso la scienza arriva a spiegare quelle esperienze pre-morte che finora sono state sempre e solo spiegate dalla religione.
Secondo gli studiosi, queste esperienze non sono altro che reazioni cerebrali.
La classica sensazione di essere tra la vita e la morte non è solo un sintomo tipico della sindrome di Cotard, ma si rivela anche in chi ha subito traumi forti, come le malattie terminali, la sclerosi multipla e il tifo.
Così come la visione di persone defunte, animali o mostri è legata ad un funzionamento anormale della dopamina, un neurotrasmettitore che è responsabile delle allucinazioni.
Per quanto riguarda la luce fuori dal tunnel: finora questa esperienza è stata considerata come un ritorno alla vita, un po' come la luce che un neonato vede non appena fuoriesce dalla pancia della madre.
Secondo gli scienziati, la causa di questa visione è da ricercare nell'esaurimento del flusso del sangue e dell'ossigeno agli occhi.
Scienza o religione?
A voi la scelta.
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