E torniamo a parlare di pubblicità.
Questa volta restiamo in Italia e a far gridare allo scandalo è l'azienda tessile di Treviso, Benetton.
Benetton, già nota per altri spot che hanno fatto parlare di sè, ritorna questa volta con una campagna contro l'odio e dal titolo "Unhate".
In questa campagna 4 sono i protagonisti: a Milano, precisamente a Piazza del Duomo e a Piazza Affari, è stato esposto un manifesto con Barack Obama e Hu Jintao che si scambiano un bacio, rispettivamente il presidente degli Stati Uniti d'America e il presidente della Cina.
Ma è la pubblicità esposta a Roma, sul Ponte dell'Angelo, vicino al Vaticano, che ha destato scalpore: nel manifesto c'è il Papa Benedetto XVI e l'Imam del Cairo che si scambiano un bacio.
Un bacio difficile da accettare, soprattutto dai credenti di ogni parte del mondo.
Ma se si va oltre l'apparenza, si coglie quello che è il messaggio: la campagna è contro l'odio e perciò ci mostra due personaggi che, nella realtà, sono contrapposti: da un lato gli Usa e dall'altro la Cina, da un lato il Cristianesimo e dall'altro l'Islam.
In realtà, non è altro che un esempio di guerrilla marketing, un marketing aggressivo che attacca l'utente finale quando meno se l'aspetta.
E, in questo caso, c'è da dire: nel posto in cui meno te l'aspetti (a pochi passi dalla sede del Pontefice).
Nessun commento:
Posta un commento