Chi di voi ha visto il film "Il cigno nero" con una Natalie Portman fenomenale, sa quanto affascinante, ma anche duro e difficile, sia il mondo della danza.
Un ambiente, come tanti, caratterizzato da sogni, competizione, stress, determinazione e forza di volontà.
Un mondo fatto di sacrifici, di 7/8 ore di esercizio al giorno, di rinunce per apparire belle e magre.
E spesso quello stesso mondo così elegante e perfetto è teatro di situazioni difficili.
E' dell'altro giorno la notizia dell'abbandono, da parte di Sergei Polunin, della Royal Ballet.
Sergei Polunin, 21 anni, ucraino, è stato fino a qualche giorno fa il primo ballerino della Royal Ballet, la prestigiosa compagnia di danza classica di Londra.
Preciso "fino a qualche giorno fa" perchè il giovane ballerino ha lasciato la sua compagnia ad una settimana dalla prima di una nuova opera.
Forse per amore (era fidanzato con un'altra ballerina della compagnia londinese) o forse per qualche altro motivo che nessuno riesce, però, a capire.
Se penso all'età di questo ragazzo (solo 21 anni) e a quello che è il mondo della danza, sofisticato, ma allo stesso tempo spietato, mi vien da pensare che probabilmente Sergei fosse stanco di questa vita che ti regala gloria, amori, denaro, ma che ti priva delle abitudini, delle piccole cose che un qualsiasi ragazzo ventenne dovrebbe vivere.
Forse ha bruciato troppo presto le tappe, forse adesso che il mondo è ai suoi piedi non ha nulla da desiderare.
Sono solo supposizioni le mie.
E un'altra conferma di quanto sia dura la vita della danza viene questa volta da una donna, anche lei una ballerina, Maria Francesca Garritano.
La Garritano è una ragazza calabrese che a soli 16 anni ha lasciato la sua città e si è trasferita a Milano dove tra sacrifici e rinunce è riuscita ad arrivare alla Scala, diventando solista.
Ma qualche giorno fa la giovane ballerina è stata licenziata a causa di alcune sue affermazioni che possono ledere l'immagine del famoso teatro milanese: la Garritano ha affermato che la Scala (e poi in generale il mondo della danza) incita all'anoressia o, comunque, a qualsiasi altro disturbo alimentare.
La ragazza ha affermato che agli inizi della sua carriera l'istruttore la costringeva a mangiare solo mele e yogurt per raggiungere i 43 chili di peso.
Ma c'è chi si schiera contro la ballerina, affermando che il problema dell'anoressia vada oltre il mondo della danza e della moda.
Le ragazze anoressiche si ammalano da sole, prese dalla competizione con le altre, ma anche con loro stesse, per sembrare le migliori, le più belle ed essere così apprezzate.
Si torna sempre al solito problema: la società odierna ti considera sempre per come appari e non per ciò che sei ed è per questo che molte ragazze sono disposte a tutto per dimagrire, per avere un seno più grande, per essere più seducenti.
In questo momento credo che la nostra società abbia bisogno di qualità, di preparazione, di intelligenza e non di bellezza, apparenza e falsità.
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