Così cantava Michele Zarrillo nella famosissima canzone Una rosa blu.
Oggi, però, la storia è diversa.
Sì perchè pare che in questi anni ci sia un ritorno al passato, agli anni '60 e agli anni '80, quando i giovani innamorati erano soliti far l'amore nella proprio auto, naturalmente in luoghi più appartati, finchè la paura dei furti li portò a trasferirsi nei motel.
Oggi, però, si ritorna a quegli anni lontani.
Perchè?
Semplicemente perchè in questo periodo di crisi tanti sono i giovani disoccupati e tanti sono quelli che vivono ancora con i propri genitori.
E quindi dove si può dar sfogo alla passione?
Solo in auto.
Il fatto è che, se si viene beccati, si rischiano fino ai 3 anni di galera.
Eh vabbè...
Alla fine, è un gesto d'amore.
Come si può essere puniti per questo?
Se proprio non volete rischiare, potete astenervi o trovare un motel: costerà di più, ma meglio del carcere sicuramente!!!
In questi giorni, grazie all'aiuto della mia sorellina, sto seguendo un nuovo telefilm americano, Alcatraz, prodotta da J.J. Abrams.
E così è nata in me la curiosità di documentarmi sull'omonima prigione, per l'appunto quella di Alcatraz.
Essa è situata su un'isola nella baia di San Francisco: il suo nome, in spagnolo, vuol dire pellicano ed è stato attribuito proprio perchè su quell'isola vi erano molti pellicani.
La prigione di Alcatrazè stata aperta per ben 29 anni, dal 1934 al 1963, ed ha ospitato i detenuti più pericolosi e quelli che avevano tentato la fuga da altre prigioni.
Ogni detenuto era sistemato in una cella singola, molto piccola; poteva lavorare solo chi lo meritava davvero, mentre chi non rispettava le regole imposte, veniva rinchiuso in una cella al buio o al freddo.
Nei suoi 29 anni di attività, sono stati 26 i detenuti che hanno tentato di fuggire da quell'isola, anche se fosse alquanto impossibile visto che bisognava non solo fuggire, ma anche nuotare per almeno 1 km prima di raggiungere la costa.
Su molti siti di turismo, consigliano di visitarla se avete la fortuna di andare a San Francisco: pare che sia in grado di destare profonde riflessioni!
Il 14 Febbraio, il giorno della festa degli innamorati, prenderà il via la 62esima edizione del festival della musica italiana che, anche quest'anno, sarà presentato da Gianni Morandi.
Ma anzichè concentrare l'attenzione sui cantanti e sulle canzoni, c'è un artista che sta rubando la scena a tutti: sto parlando di Adriano Celentano.
Celentano sì o no?
Celentano ci sarà una serata o tutte le serate?
Sarà un ospite o un co-conduttore?
Insomma, ne stanno dicendo tremila.
Oggi è arrivata la notizia che il cantante italiano prenderà 350 mila euro per una sola serata, 700 mila euro per due serate e così via.
Ma c'è una cosa che mi ha fatto innervosire e mi ha portato a scrivere questo post: il cantante milanese ha dichiarato che il suo compenso sarà devoluto in beneficenza: una parte ad Emergency e l'altra alle famiglie più povere d'Italia.
Io adesso mi chiedo: se una persona è generosa e ha intenzione di compiere queste azioni benefiche nei confronti di chi è più sfortunato, perchè lo grida ai quattro venti?
Chi è gentile d'animo, chi pensa al prossimo e a chi sta peggio, non ha bisogno di sottolinearlo, nè di gridarlo a tutto il mondo.
D'altronde, la beneficenza dovrebbe essere un obbligo e non un'azione di cui vantarsi per chi, come i cantanti, i calciatori, i politici e tutti i ricchi del mondo, guadagnano veramente troppo!
Un consiglio lo darei a Morandi: dall'anno prossimo prendete come vallette ragazze normali e sconosciute e lo stesso fate per gli ospiti perchè l'Italia è piena di artisti, è ricca di bravura e di genialità che sono solo in attesa di essere scoperti!
Ormai i famosi hanno perso quell'umiltà che ti rende prezioso anche se non hai un centesimo in tasca!
Tra 15 giorni circa sarà San Valentino, la festa degli innamorati.
Tutti gli innamorati del pianeta in quel giorno daranno conferma al loro amore in qualche modo: regali, cartoline, cene e qualsiasi altra cosa purchè sia profondamente romantica.
Ma come per il Natale e la Pasqua, ormai anche questa festa è diventata una festa puramente commerciale.
Perchè proprio in quel giorno gli innamorati debbano scambiarsi dei doni o manifestare il loro amore in maniera evidente?
L'amore, come qualsiasi altro sentimento positivo, non ha bisogno di essere gridato al mondo: è qualcosa di intimo, estremamente personale e che va vissuto tra gli amanti nel modo più riservato possibile.
Ma purtroppo non è così: in giro per il web (e anche per le strade) non si fa altro che vedere negozi di intimo che spingono le donne all'acquisto del completo intimo più femminile e adatto all'occasione; vengono pubblicizzati e creati appositamente pacchetti turistici per weekend romantici in qualche località italiana o estera oppure vengono presentate ricette per l'occasione per prendere il vostro uomo per la gola (un esempio sono i baci di cioccolato).
Voi come trascorrerete il vostro San Valentino?
Sempre che ci sia un Valentino nella vostra vita in questo momento.
Nel tardo pomeriggio di ieri, sulla strada che collega Taranto a Martina Franca, c'è stato un incidente mortale tra una Ferrari nera e altre 3 autovetture.
L'impatto è stato tragico: sono morte 3 persone e 10 sono i feriti.
A perder la vita sono stati il conducente della Ferrari, un imprenditore 57enne, e il conducente di un'altra auto con sua moglie.
Tra i feriti ci sono ben 4 bambini.
Una notizia triste che colpisce e fa sempre riflettere: quella strada è piuttosto stretta e buia; ieri la pioggia caduta avrà avuto anche il suo ruolo nel rendere la strada più scivolosa per non parlare della velocità a cui viaggiava la Ferrari.
Proprio l'altra sera, il programma tv de Le Iene ha parlato delle stragi sulle strade di tutta Italia in cui a perder la vita sono sempre e solo giovanissimi.
Tutti di ritorno dalla discoteca o da una serata con amici fatta di alcol e droga, elementi che non fanno altro che ridurre il nostro grado di concentrazione al volante e che spesso non ci fanno nemmeno render conto di quella che è la situazione reale.
Cosa si può fare per fermare tutto questo?
Purtroppo, spesso chi non rispetta le regole si mette alla guida e rimane coinvolto in incidenti, ma non sempre a perder la vita sono i colpevoli.
Spesso a morire sono ragazzi che hanno solo avuto la sfortuna di trovarsi su quella strada in quel momento, che magari non hanno bevuto nemmeno una goccia di alcol, o famiglie con bambini che tornano da una serata divertente.
Come sempre a pagare per i danni altrui sono gli innocenti.
Come si può essere così stupidi da cercare lo sballo, il divertimento, la felicità in un qualcosa di così negativo come può essere la droga, l'alcol, la velocità?
La vita è meravigliosa, bella, sorprendente e sono del parere che per divertirsi e per stare bene basti veramente poco: un sorriso, una serata in compagnia delle persone giuste, una chiacchierata, una passeggiata.
Anche se ho solo 25 anni, vedo che la gioventù di oggi è solo un enorme gregge di pecore che segue la moda, le tendenze, ciò che fanno tutti per sentirsi parte di un gruppo, parte della massa.
Forse perchè sono privi di emozioni, sentimenti, di valori e come singoli sono solo persone vuote.
Quanto vorrei che le cose andassero in un'altra direzione!!!
Sin da piccoli i nostri genitori ci hanno insegnato che è buona educazione mangiare con le posate, evitando così di toccare il cibo con le mani.
Così come poco educato è sentire il risucchio quando mangiamo delle zuppe o far rumore con la bocca durante la masticazione del cibo.
Beh, sappiate che queste regole valgono solo per quella parte della società occidentale.
Sì perchè per esempio in India, in Etiopia e nel Medio Oriente, le posate sono bandite dalle tavole: per mangiare bisogna usare le mani.
Naturalmente, non tutta la parte della mano, ma solo il pollice, l'indice e il medio.
E' buona norma, comunque, lavarsi prima le mani, fare una preghiera di ringraziamento e poi passare ad assaggiare le delizie presenti in tavola.
Pare che l'uso delle mani per assaggiare i cibi porti ad un coinvolgimento dei sensi più profondo: si entra in contatto con ciò che si sta mangiando, si sente il calore del cibo e lo si apprezza di più e sotto anche altri punti di vista.
Un modo per coinvolgere non solo il senso del gusto e dell'olfatto, ma anche quello del tatto.
Per quanto mi riguarda, ci sono cibi che non riesco a mangiare con le posate, tipo la pizza e le patatine fritte.
Eppure, son sicura che debba essere divertente mangiare tutto con le mani.
Sta di fatto che i Paesi che rappresentano la culla dell'antica civiltà Maya, distrutta poi dai conquistadores europei, hanno decido di darsi da fare e di sfruttare al meglio quest'occasione per fare soldi.
In effetti, in Messico, in Guatemala e in Belize, tutti si muovono per accogliere al meglio l'ondata di turisti che si presume si aggirerà intorno ai 52 milioni, 30 milioni in più rispetto alla media degli ultimi anni.
E quello che si sta organizzando è un ritorno al passato: eventi a tema, preghiere con sciamani e antiche processioni.
Inoltre, è stato installato un grandissimo orologio ed è già partito il countdown per il giorno fatidico, il 21 Dicembre 2012.
Ma cosa accadrà quel giorno veramente?
Purtroppo non ci resta che aspettare.
Ammetto che anche io avevo fattto un pensierino di partire per una bella vacanza in Messico: solo per curiosità.
E credo sia proprio la curiosità a spingere un po' tutti a visitare quei Paesi in quest'anno magico.
Stamattina ho avuto modo di fare un giro e ho visitato il centro commercialeAuchan di Taranto.
Visto lo sciopero dei Tir degli ultimi giorni che ha preso piede in tutta Italia, questa è la situazione che ho trovato nell'ipermercato:
Scaffali vuoti
Reparto ortofrutta senza prodotti
C'era davvero pochissimo e poche erano anche le persone in giro a fare acquisti.
Ma questa volta non perchè c'è crisi (magari un po' è anche per quello!!!), ma perchè dall'inizio di questa settimana si utilizza l'autovettura col contagocce.
E sì: da Lunedì, infatti, i Tir che trasportano carburante sono fermi e tutte le scorte sono terminate nel giro di pochi giorni.
Per fortuna avevo fatto benzina venerdì e l'auto l'ho usata da Lunedì per raggiungere il luogo di lavoro che non è tanto lontano da casa.
Quindi, per me non era tanto un problema.
Ma stamattina, visto che la lucina gialla si era accesa e mi segnalava che il mio carburante stava per terminare, mi sono detta: "Ok. Oggi anche io farò rifornimento".
E così come tutti gli automobilisti (non so se "incazzati neri") mi sono messa in fila come alle poste o allo sportello in banca.
Una fila, però, che non ho mai visto e che non ho mai fatto, prima di oggi, per fare rifornimento di carburante.
Questa è solo una parte dell'interminabile coda di auto
La mia avventura è iniziata alle 11e37 in Via Lago di Nemi (più o meno nei pressi della caserma dei Carabinieri) per terminare alle 13e50 in Via Scoglio del Tonno.
Più di due ore di fila per 40€ di carburante e per percorrere solo 550 metri.
Naturalmente, non potevano mancare i furbetti che hanno cercato di infilarsi tra le auto (senza successo, anzi con qualche parolaccia gratuita) e chi, invece, magari aveva il pieno all'auto, ma, preso dal panico di restare senza carburante nei prossimi giorni, si è munito di bottiglie e flaconi per sottrarne un po' a chi magari si è messo in fila con tanta pazienza e ha dovuto aspettare 2 ore per riceverne qualche litro.
Più volte in questo blog ho parlato dell'Africa e di ciò che le donne africane sono costrette a subire: dall'infibulazione, che comporta la chiusura totale dell'ingresso vaginale perchè di lì ci passi solo un grano di miglio, al breast ironing che prevede l'appiattimento del seno.
Per non parlare della poligamia e del patriarcato, dell'Aids e di tutti quegli altri problemi che dilaniano un continente già fin troppo povero e arretrato.
Il 6 Febbraio si celebra la Giornata Mondiale contro le mutilazioni genitali femminili che causano nelle donne che le subiscono non solo problemi fisici, come cisti, emorragie, infezioni, dolore nei rapporti col partner e durante il parto, ma anche problemi a livello di psiche: traumi, shock e la sensazione di esser stata distrutta nella propria femminilità e intimità.
Ma nonostante tutte queste conseguenze e tutti gli interventi delle associazioni mondiali che cercano di limitare i danni di queste pratiche violente, nel mondo sono 140 milioni le vittime ogni anno: 3 milioni solo bambine.
E adesso che in Italia il numero di stranieri è in crescita, si affronta il problema anche nel nostro Paese dove queste pratiche vengono applicate, anche se ritenute illegali.
Si troverà mai una soluzione?
Io sono per il rispetto delle culture e tradizioni diverse dalla mia, ma c'è un limite a tutto: le mutilazioni femminili non fanno parte della cultura di un Paese: sono solo il frutto dell'ignoranza di un Paese.
Carnevale è già iniziato, ma abbiamo ancora tempo per scegliere come mascherarci per il martedì grasso che quest'anno sarà il 20 Febbraio 2012.
Nel web pare che le maschere più gettonate siano quelle della Merkel, di Sarkozy, di Monti.
Ma per chi, almeno in quella giornata, voglia mettere da parte la politica e la situazione di crisi, ci sono tantissimi altri travestimenti che possono essere realizzati.
Molti trucchi sono ispirati al fantastico, altri agli anni passati, altri al mondo dei vampiri e degli zombie.
Per tutti i gusti.
Un modo originale ed elegante è quello offerto da Cliomakeup che ci mostra come realizzare una maschera, tipica del Carnevale di Venezia, solo con trucchi, perline e brillanti.
Per le appassionate del mondo delle favole: un trucco che ho trovato carino è quello di Alice nel paese delle meraviglie, l'Alice, però, presentata da Tim Burton nell'omonimo film.
Oppure c'è la possibilità di realizzare un trucco da fata.
Se, invece, ormai le fiabe non fanno parte di voi stesse, c'è un modo carino per mascherarsi: più che di una maschera, si tratta di un vero e proprio tuffo nel passato: precisamente negli anni '60 e negli anni '80.
Per un trucco anni '60 potete prendere spunto da questo tutorial della brava e bella Clio:
Se, invece, volete osare e usare finalmente tutti gli ombretti più colorati e appariscenti che avete, ecco un'altra idea di trucco che può essere accompagnata da indumenti abbinati: un trucco anni '80.
Ma se ancora tutto questo è troppo banale per voi, potete optare sempre per i travestimenti più cattivi: quello da vampira e quello da zombie, realizzati sempre da Clio Zammateo.
Che dire?
C'è una vasta scelta: tutto dipende da ciò che volete voi e da cosa vorreste essere per una notte.
Un'icona della musica soul e blues, figlia di una donna nera e di un uomo bianco che non ha mai conosciuto.
Eppure, la sua voce è una delle più belle e profonde di tutti i tempi.
Purtroppo il 20 Gennaio 2012 ci ha detto addio all'età di 73 anni.
Malata di Alzheimer, Etta James se n'è andata lasciandoci un patrimonio musicale immenso: tra le tante sue canzoni, quella più bella e conosciuta è At last, brano su cui anche Obama e la first lady, Michelle, hanno ballato, subito dopo la sua elezione a Presidente degli Stati Uniti d'America.
At last, un bellissimo brano romantico nel quale esce fuori tutta la voce calda di Etta, è stato reintrepretato da diversi artisti: tra i tanti, c'è sicuramente Beyoncè che ha interpretato, nel film Cadillac Records, proprio il ruolo di Etta James.
La James ha avuto sicuramente una vita difficile: iniziò da piccolina a esibire la sua voce nei cori gospel, ma il successo la trascinò anche nel triste mondo della droga e dell'alcol.
Come tutti gli artisti, una vita travagliata, di successi e insuccessi finchè le luci dello spettacolo si spengono per sempre.
Taranto è conosciuta come la città dei due mari, Mar Piccolo e Mar Grande, ma purtroppo la bellezza di questo mare sta per essere distrutta dalle industrie e dai loro rifiuti riversati nelle acque joniche.
Ieri è stata individuata una grande chiazza lunga 100 metri dinanzi al canale di scarico della raffineria dell'Eni, in Mar Grande: si tratta probabilmente di idrocarburi.
Ancora non si sa se ci sia stato un guasto al depuratore o ad altri impianti della stessa raffineria.
Sta di fatto che il mare ha cambiato colore per non parlare poi dell'inquinamento.
Sin da subito sono state messe in atto tutte le azioni per cercare di limitare quanto più possibile i danni che ciò ha provocato.
Ma ormai il peggio è stato fatto.
E pensare che proprio negli ultimi tempi si stava discutendo sulla realizzazione di nuovi impianti produttivi dell'Eni.
Che dire?
L'Ilva e i suoi impianti obsoleti stanno già inquinando l'aria di questa città, per non parlare dell'alto tasso di malati di leucemie.
Adesso anche l'acqua è inquinata, il nostro mare che dovrebbe essere un punto di forza per Taranto, un punto su cui focalizzare tutte le attenzioni e gli investimenti, sta per essere distrutto da chi se ne frega della natura, ma pensa solo alle sue tasche.
Nel 2012 dove si parla sempre più di green economy, di rispetto per l'ambiente, purtroppo c'è ancora chi è solo interessato e orientato al profitto.
Google festeggia il 92esimo compleanno del più grande regista di tutti i tempi, nonchè perla del cinema italiano: Federico Fellini.
Per una volta, dopo tanti personaggi non tanto conosciuti, ecco una figura internazionale: il regista italiano nacque a Rimini il 20 Gennaio 1920 e morì a Roma il 31 Ottobre 1993.
Se si parla di Fellini, qual è il primo titolo che vi viene in mente?
A me, sicuramente La dolce vita e la famosissima scena in cui Anita Ekberg, immersa nella Fontana di Trevi, grida "Marcello" ad un'altra icona del cinema italiano, Marcello Mastroianni.
E se penso a Fellini, inizia a suonarmi in testa una melodia:
Quella della colonna sonora del film Amarcord, altra chicca del regista romagnolo.
Insomma, se si parla di Fellini, sono tante le cose da ricordare: una fra tutte sono i 5 oscar che quest'uomo ha ottenuto nel corso della vita: 4 come miglior film straniero e uno alla carriera.
E così per oggi godiamoci questo nuovo doodle di Google dedicato ad un personaggio tutto italiano: un doodle che non cambia tanto: solo le due o sono sostituite da una vecchia telecamera a bobine e la g è sostituita da una rappresentazione dello stesso Fellini, sembrerebbe intento nelle riprese di uno dei suoi film.
Quante volte hai sentito o hai detto: "Metti in ordine nella tua camera!!!"?
Il problema delle camere dei figli è un problema comune a tutte le famiglie.
Io da figlia ho sentito (e sento ancora) mia madre che inizia ad urlare non appena gira l'angolo ed entra in camera mia o rovista nel mio armadio o nei cassetti dell'intimo.
E' vero: sono un po' disordinata, ma come tutti i disordinati anch'io dico che nel mio disordine c'è ordine e perciò riesco sempre a trovare quello che cerco.
Negli ultimi tempi, però, degli studi hanno rivelato alcuni piccoli consigli che è possibile seguire per cercare di ridurre il livello di disordine:
il primo elemento fondamentale è la comprensione e il dialogo con i figli: bisogna far loro capire che se c'è ordine è più facile vestirsi e viverci nella camera;
bisogna perciò evitare i rimproveri continui, le minacce, le lamentele continue: non servono;
piuttosto è importante fissare una scadenza entro la quale la camera deve essere in ordine;
se le scadenze non vengono rispettate, è lì che scattano le conseguenze e le punizioni (per esempio vietare un'uscita, una festa, un regalo);
se, in caso contrario, il tutto viene rispettato, bisogna gratificarli;
infine, ciò che conta è una buona dose di umorismo e di ironia: magari così sarà più facile ottenere i risultati.
A mio parere, non c'è una vera e propria soluzione: basterà solo un po' di buon senso e di rispetto reciproco.
Se a casa io sono un po' disordinata è perchè so che c'è la mamma che passa sempre e mette tutto a posto, ma quando ho fatto la studentessa fuori sede e mi sono fatta carico di ogni responsabilità, beh la mia camera era uno splendore, forse più ordinata di quanto possa immaginare mia madre.
Adoro il colore rosso e spesso ho desiderato indossarlo sulle mie labbra, ma purtroppo non mi ci vedo con le labbra rosse.
Così ho cercato in giro alcuni consigli su come applicare al meglio il rossetto rosso senza essere troppo volgari e sinceramente ho trovato diverse opinioni.
I punti in comune tra tutti, però, sono: l'utilizzo di un correttore sulle labbra da passare all'inizio, di una matita rossa per il contorno labbra, di un lipgloss per rendere tutto più brillante e, naturalmente, del rossetto rosso.
Molto dipende dai vostri gusti e anche dal colore dei vostri capelli: un rosso più arancio per le bionde, più fucsia per le castane, più scuro per chi ha la pelle scura.
Inoltre, bisogna andarci piano: aggiungete il colore a gradi per raggiungere poi l'intensità più adatta al vostro viso e ai vostri gusti.
Una cosa importante va, però, precisata: il rossetto rosso cattura l'attenzione degli uomini sulle labbra (chissà che cosa passerà nella loro testa!!!); per questo motivo è preferibile adottare un trucco molto semplice: basterà un fondotinta per uniformare il colore del viso e agli occhi anche solo un filino di matita nera.
Sarà per questo che non indosso mai il rossetto rosso: preferisco puntare tutto sui miei occhi!!!
Però se volete stupire il vostro Lui, per San Valentino un bel rosso sulle labbra può anche starci!
Ogni società ha i suoi pregi e i suoi difetti, le sue virtù e i suoi vizi, i suoi buoni e i suoi cattivi.
In Italia, come in qualsiasi altro paese del mondo, chi compie un reato sa che sarà destinato a pagare per ciò che di sbagliato ha commesso.
E pagherà privandosi della sua libertà, rinchiuso in una delle 206 carceri italiane, per un tempo che varia a seconda del reato commesso.
Ma in Italia non è proprio come in tutti gli altri paesi.
In Italia i posti sono 45654, ma i detenuti sono più di 68mila.
Solo un anno fa ho parlato di questo problema e niente è cambiato da allora: si parla sempre di carceri sovraffollate, di suicidi tra i detenuti(66 nel 2010 e 66 nel 2011), di suicidi tra gli agenti (18 negli ultimi 5 anni).
Ma quest'anno la situazione è ancora più disastrosa: accanto ai suicidiche avvengono con bombolette del gas o ingoiando lamette o tagliandosi i polsi, ciò che manca è l'igiene.
Le condizioni sanitarie sono pessime e si stanno diffondendo all'interno delle carceri italiane vere e proprie epidemie di tubercolosi e scabbia.
Per non parlare degli ospedali psichiatrici giudiziari, i famosi OPG, dove sono rinchiusi i condannati malati di mente e dove, anche se hai tutte le rotelle a posto, finisci per impazzire.
Lì dentro c'è umidità, sporcizia, i detenuti subiscono torture e vengono trattati come bestie.
Il problema del sovraffollamento con tutte le sue conseguenze è dovuto anche alla lentezza della giustizia italiana: basti pensare che il 42% dei detenuti è in attesa di giudizio.
E' giusto che chi sbaglia debba pagare, ma oltre alla libertà che viene sottratta ad un detenuto, non credo sia giusto negargli anche la dignità di persona umana.
A Gennaio, si sa, è tempo di diete e di palestra, ma non ho potuto resistere alla tentazione di questi bellissimi piatti, realizzati in Australia durante il Festival Internazionale del cibo.
Non sono piatti come tanti e lo potete notare anche voi guardando le immagini in basso: infatti, vengono utilizzati quelli che sono i prodotti tipici di una nazione per sponsorizzarli e farli assaggiare ai visitatori e, al tempo stesso, si crea con gli stessi prodotti la bandiera del Paese.
Questa è la bandiera della Svizzera: non poteva non mancare il famosissimo formaggio coi buchi, tipico del Paese.
Questa è la bandiera del Brasile: troviamo in questo piatto i frutti tropicali come l'ananas e il lime, disposti su un tappeto di foglie che ci fanno pensare all'Amazzonia.
E questo è il piatto dedicato al Giappone con il sushi protagonista.
E l'Italia?
C'è un piatto, naturalmente anche per l'Italia.
Straordinario: i 3 colori della bandiera italiana vengono sostituiti dai tre ingredienti base della pasta al pomodoro: il verde è reso dal basilico, il bianco dagli spaghetti, il rosso dai pomodorini.
Adesso arriva una pubblicità che è stata considerata offensiva nei confronti degli atei, ovvero nei confronti di coloro che non credono nell'esistenza di un Dio o di qualsiasi altra divinità.
La questione viene dal Sudafrica dove una chiesa di Johannesburg ha pubblicato questo manifesto pubblicitario
Nell'immagine sopra è rappresentato un uomo senza cervello e su di lui uno slogan: "Un ateo è un uomo che crede di essere un incidente" di Francis Thompson, un poeta inglese con una famiglia fortemente credente.
Sinceramente, io da atea non mi sento offesa da un messaggio così; mi indigno più per l'immagine dell'uomo senza cervello.
Certo, è sempre un modo poco elegante che la Chiesa ha usato per giudicare chi non crede in Dio e, si sa, è sempre meglio non giudicare chi magari la pensa diversamente da noi.
D'altronde, solo qualche anno fa a Genova sfilarono bus con pubblicità che offendevano i credenti e che riportavano lo slogan "La cattiva notizia è che Dio non esiste. Quella buona è che non ne hai bisogno."
Diciamo che la Chiesa ha voluto pareggiare i conti.
Sembra che tutto sia ormai pronto per la 62° edizione del Festival di Sanremo che quest'anno si terrà nell'omonima città di Sanremo dal 14 Febbraio al 18 Febbraio.
Al timone dell'evento musicale ci sarà, come l'anno scorso, Gianni Morandi, affiancato da due donne, Ivana Mrazova e Tamara Ecclestone.
Ma i veri protagonisti del Festival sono, naturalmente, i cantanti in gara, 14 artisti che quest'anno canteranno la loro canzone e un'altro brano internazionale in coppia con un artista mondiale al fine di omaggiare l'Italia nel mondo.
Arisa canta La notte e Que serà con Josè Feliciano;
Samuele Bersani canta Un pallone e My sweet Romagna con Goran Bregovic;
Pierdavide Carone con Lucio Dalla canta Nanì e Anema e core con Mads Langer;
Chiara Civello canta Al posto del mondo e You don't have to say you love me con Shaggy;
Matia Bazar canta Sei tu e Speak softly love con Al Jarreau;
Gigi d'Alessio con Loredana Bertè cantano Respirare e Auf der welt con Nina Hagen;
Dolcenera canta Ci vediamo a casa e My life is mine con Professor Green;
Irene Fornaciari canta Il mio grande mistero e I who have nothing con Brian May;
Eugenio Finardi canta E tu lo chiami Dio e Surrender con Noa;
Noemi canta Sono solo parole e To feel in love con Sarah Jane Morris;
Marlene Kuntz canta Canzone per un figlio e The world became the world con Patti Smith;
Emma Marrone canta Non è l'inferno e If paradise is half is nice con Gary Go;
Francesco Renga canta La tua bellezza e El mundo con Jose Feliciano;
Nina Zilli canta Per sempre e Never Never Never con Skye.
Tra i giovani, invece, ci sono: Alessandro Casillo, Erica Mou, Celeste Gaia, Marco Guazzone, Giulia Anania e Dana Angi.
Sugli ospiti, ancora non ci sono anticipazioni.
D'altronde manca ancora un mese.
C'è ancora tempo per decidere e per usare nel modo migliore il budget a disposizione, senza troppi sprechi.
Ieri è andata in onda la seconda puntata di Italia's got talent, il programma che permette a tutti di potersi esibire dinanzi ai 3 giudici: Maria de Filippi, Gerry Scotti e Rudy Zerbi.
Ma ieri qualcosa di diverso è accaduto quando a salire sul palco è statoGiulio Bufo.
L'uomo si è presentato come attore e regista, 40 anni, di Molfetta in provincia di Bari, con una laurea al DAMS di Bologna.
La sua esibizione consisteva nel recitare una canzone di Luigi Tenco, Io sono uno.
Alla fine, però, c'è stata una sorpresa, per i giudici e anche per noi telespettatori: l'uomo ha pronunciato la frase "nuda verità" e si è denudato totalmente, mostrando in tutto il suo splendore (si fa per dire!!!).
Per la prima volta un uomo resta completamente senza vestiti in un programma tv (anche se non dimentico le avventure di Fabio Volo con Le Iene).
Sta di fatto che, dopo le iniziali critiche, Maria e Rudi hanno detto di Sì e così il signor Bufo ha passato il turno.
Adesso la mia riflessione è questa: perchè scandalizzarsi così tanto dinanzi ad un uomo nudo quando, invece, in tante trasmissioni tv e tanti spot siamo abituati a vedere donne senza veli o comunque con poco addosso?
Tra l'altro, sempre durante la puntata di ieri, c'è stata una signora Elena che di mestiere fa la strumentista in sala operatoria, ma di notte si trasforma e si diverte a spogliarsi, facendo il burlesque.
Per carità, niente da criticare, però perchè davanti ad una donna e ad una esibizione di burlesque i giudici non hanno esitato a dire di sì e dinanzi ad un uomo hanno fatto tante storie?
E perchè dell'uomo non si trova il video in giro, ma della donna sì?
Nella nudità non c'è niente di male, ma basta fare queste differenze.
Poi vedere Belen Rodriguez che si scandalizza davanti all'esibizione del signor Bufo, beh non si può proprio accettare.
L'8 Gennaio è andata in onda l'ultima puntata della programmazione dal titolo "La storia sporca di...".
Dopo New York e Parigi, l'ultima puntata è stata dedicata alla storia sporca di Londra.
Una storia che non si distacca tanto da quelle delle altre due grandi città.
La storia di Londra parte dal XIV secolo quando la città aveva un aspetto totalmente diverso da quello odierno: Londra era una città ripugnante, ma al tempo stesso era il luogo ideale per crearsi una seconda vita e avere successo.
Come per le altre due, le strade erano ricoperte di fango e non solo: vi erano anche escrementi e interiora di animali, pesce putrefatto, birra e pipì.
Nei canali di scolo, lungo le strade, scorrevano le acque nere, in quanto ancora non era presente nella città un vero sistema fognario.
Possiamo immaginare quale odore caratterizzasse le strade della Londra medievale.
E naturalmente, in questi ambienti di sporcizia sorsero anche moltissime malattie: una tra tutte, la peste nera chiamata così perchè rende le dita delle mani e dei piedi neri a causa dei coaguli di sangue.
La peste nera arrivò a Londra con i topi neri asiatici: una volta morti, le pulci di questi topi mordevano gli uomini, trasmettendo loro questa malattia.
E di lì la peste fece una vera e propria strage: sì perchè il virus si propagava attraverso l'aria e così intere famiglie furono sterminate da questi bubboni, ovvero rigonfiamenti dei linfonodi, pieni di pus, che portavano alla morte nel giro di due settimane.
Il tasso di mortalità era del 100% e pare che, ai tempi della peste (nel 1348/1349), più di 200 cadaveri venivano bruciati al giorno.
Una malattia che causò la morte di 50mila persone.
E fu in questo clima di malattia, sporcizia e cattivi odori che nacquero tre professioni: quella degli spalatori di letame (i primi operatori ecologici), quella degli addetti alla pavimentazione che si occupavano di preservare il manto stradale (gli odierni netturbini) e quella degli svuota latrine, gli odierni addetti allo spurgo delle fogne.
L'intera città di Londra prese provvedimenti, aumentando il numero degli operatori e aumentando la multa per chi gettava i rifiuti per strada a 20 sterline (pari a 10mila sterline di oggi).
Ma la vera salvezza di questa città fu Dick Whittington, un povero ragazzo che fu eletto per ben 3 volte sindaco di Londra e che, alla sua morte, lasciò tutte le sue ricchezze alla città per migliorarla e renderla splendente e attraente così come la vediamo oggi.
A distanza di 100 anni dalla tragedia del Titanic che affondò nelle gelide acque dell'Atlantico, provocando la morte di 1500 persone, oggi un'altra tragedia prende piede, questa volta, in Italia.
A bordo ci sono più di 4000 persone, tra passeggeri e personale di bordo.
Sono partiti alle ore 19 dal porto di Civitavecchia, carichi di sogni e speranzosi di trascorrere quantomeno 8 giorni di relax, benessere e divertimento a bordo di una delle navi più grandi, in un giro del Mediterraneo che avrebbe toccato le città di Savona, Marsiglia, Barcellona, Palma de Maiorca, Cagliari e Palermo.
La Costa Concordia ha iniziato ad essere operativa dal 2006 e già nel 2008 aveva subito un incidente nel porto di Palermo, durante la manovra di attracco.
Ma ciò che più mi colpisce è la drammaticità di quei momenti vissuta da chi era su quella nave solo per staccare la spina, per cercare di non pensare a tutti i problemi della vita quotidiana.
E invece, il caso ha voluto che quella vacanza non avesse inizio perchè solo poche ore dopo la partenza è successo quello che i telegiornali ci stanno comunicando: una falla di 70 metri a causa della quale la nave ha imbarcato acqua e si è inclinata di ben 80° su un fianco.
C'è chi, forse preso dal panico, si è gettato in mare, chi ha avuto un malore solo perchè d' improvviso quell'atmosfera da sogno si è trasformata in un incubo: pare che ci sia stato un forte boato, poi il blackout e l'allarme e l'invito ad indossare i giubbotti e salire sulle scialuppe.
Al momento è stata confermata la morte di 3 persone; 14 sono i feriti e non si sa quanti siano i dispersi.
Ciò che resterà a questa gente di questa "vacanza" sarà la paura, il terrore, la notte trascorsa al freddo, ma pur sempre la felicità di essere ancora vivi.
In una società in cui sempre più sono le donne che ricorrono alla chirurgia estetica per la paura di invecchiare, in cui tantissime sono le modelle anoressiche e tante altre muoiono per la loro magrezza(basti pensare a Isabelle Caroche ha perso la vita a soli 28 anni perchè pesava solo 31 kg), ecco che una risposta arriva da una rivista, la Plus Model Magazine, interamente dedicata alle donne con una taglia superiore alla 44.
Più che di una risposta, è di una campagna che si tratta e protagonista è la modella russa Katya Zharkova.
E' lei nell'immagine sopra: da donna, posso dire che la trovo estremamente sensuale e bella, naturale, con qualche rotolino che risalta ancor più la sua bellezza genuina.
La sua figura è molto lontana da quella delle modelle che vediamo nelle grandi sfilate.
Nelle varie immagini della campagna, la modella compare in varie pose accompagnate da scritte che portano alla luce dati sconfortanti: pare che 20 anni fa le modelle pesassero l'8% delle donne comuni; oggi pesano il 23% in meno.
Il mostrare modelle sempre più magre nelle sfilate di moda non fa altro che aggravare la situazione di tante ragazzine ossessionate dalla linea.
Forse è arrivato il momento giusto per rivoluzionare questi canoni di bellezza?
D'altronde, un tempola donna in carne era vista come una donna sana, in grado di allattare i propri figli e di portare alla sopravvivenza della specie.
Perchè non tornare al passato?
Anche oggi Google si trasforma e, negli ultimi tempi, lo sta facendo sempre più spesso.
Oggi il doodle è dedicato a Nicolas Steno, padre della stratigrafia e della geologia.
In effetti, a prima vista, è quello a cui ho pensato:
Ecco come si presenta la home page di Google questa mattina: ogni singola lettera è stata divisa in tanti strati, di diverso colore e in cui sono rappresentate conchiglie, fossili, scheletri e teschi.
Un motivo c'è: Nicolas Steno, che trascorse anche un lungo periodo in Toscana, non ha dedicato parte della sua vita alla geologia e alla stratigrafia, ma anche alla paleontologia, riuscendo così a classificare i fossili e a ricostruire la storia geologica.
Altri suoi interessi furono la cristallografia e la mineralogia.
E così Google oggi ricorda questo genio della storia e celebra il 374esimo anniversario della sua nascita con un doodle dedicato all'ambiente e alla terra.
Essendo tarantina, non potevo non parlare delle strane voci che si aggirano riguardo ai possibili candidatisindaco per la città di Taranto
Dopo le innumerevoli critiche all'attuale sindaco, Ezio Stefano, che poco ha potuto fare vista la situazione disastrosa in cui versava e ahimè! versa il comune di Taranto, ecco che spunta un nome: Amanda Fox.
Già il nome fa pensare a qualcosa che va aldilà della regolarità e normalità a cui siamo abituati.
Infatti, la signorina in questione è di origine polacca ed è una star dell' adult entertainment.
Per ora, la giovane signorina si pubblicizza con un calendario per augurare un buon 2012 a tutti: non mi soffermo più di tanto sul contenuto del calendario.
Ma analizziamo quali sono i progetti di questa candidata: innanzitutto, l'obiettivo principale è quello di dismettere totalmente l'industria (l'Ilva, giusto per fare un esempio) e creare finalmente un po' di occupazione.
Ma come farà?
Beh, trasformando la città dei due mari in una città di giochi e divertimento: night club, casinò, alberghi, ristoranti e luoghi di divertimento.
In più, l'idea prevede la realizzazione di un evento per adulti che si svolgerà 2 volte l'anno.
E i soldi dove li prenderà?
Da cittadina, non posso che restare sbalordita da questa notizia: la mia città non ha bisogno di questo, ma di gente che sappia farla rinascere, che sappia valorizzare le sue ricchezze storiche e non trasformarla in qualcosa che la getterebbe ancor di più nel fango.
Il mio timore è che ci saranno quelli che, purtroppo, la voteranno: presi dalle forme, presi dalla novità della figura, trasportati da qualche istinto animale.
Non so, ma spero che la cittadinanza sappia approfittare di quest'occasione per scegliere la persona più giusta a ricoprire il ruolo di sindaco di una città che ha tanto da mostrare al mondo.
Finalmente con questo 2012 arriva un cambiamento anche negli spot di cosmetici.
L'iniziativa parte dagli Stati Uniti: infatti, è stato vietato l'uso di Photoshop, il software che permette di fare enormi ritocchi alle foto, nelle foto promozionali di prodotti di make-up.
In questo modo, il cliente non sarà ingannato dalle immagini: se finora abbiamo assistito a mascara che facevano miracoli alle nostre ciglia o a fondotinta che rendevano la pelle meravigliosa, adesso le cose cambiano.
Lo stesso vale per gli spot su prodotti dimagranti che ci mostrano sempre modelle con una silhouette irreale.
Ecco, per esempio, un video divertente sull'argomento.
Sull'onda di questa iniziativa, anche Parigi si muove nello stesso verso: la Make up for ever, un brand francese, sta cercando ragazze comuni disposte a partecipare a questa campagna pubblicitaria senza Photoshop.
D'altronde, per noi consumatori credo sia meglio vedere l'effetto reale del prodotto sulla pelle della testimonial piuttosto che farci credere di ottenere chissà che risultati per poi restarne delusi e dare vita ad un passaparola negativo.
Mi spiego: ci sono quelli che preferiscono che la luce sia accesa perchè sono curiosi, quelli che amano il buio per lasciare spazio alla fantasia, quelli che gradiscono il silenzio e quelli che senza un sottofondo musicale proprio non ce la fanno.
Ed è proprio a questi ultimi che mi rivolgo.
La musica, si sa, ha un potere enorme su di noi: c'è una canzone per ogni occasione, per ogni stato d'animo, per ogni momento della vita.
Ebbene: c'è anche una canzone per quei momenti così intimi.
Voi ne avete una? O anche più di una?
Tra le più amate ci sono:
Jesus to a child di George Michael: una canzone molto sensuale ed elegante per quelle notti più tranquille, più d'amore che d'altro;
Roxanne interpretata sempre da George Michael: molto simile a quella precedente;
A Capodanno abbiamo fatto esplodere chissà quanti botti, nonostante fosse stato vietato, e tanti sono stati i feriti.
Allo scoccare della mezzanotte abbiamo augurato a noi e ai nostri parenti un buon 2012, un anno di felicità, serenità e prosperità.
Eppure c'è uno spot che in questi giorni sta girando sui canali tv che ci porta a riflettere:
Si tratta dello spot realizzato da Emergency: si parte con un countdown classico e poi vengono mostrate immagini di esplosioni di guerra.
Il video si conclude con una frase " Nel 2012 ci saranno ancora più di 30 guerre nel mondo. Happy new year?"
Uno spot breve, ma incisivo con la quale l'organizzazione chiede un aiuto per continuare a curare le vittime della guerra e a dare un sostegno a tutti coloro che hanno avuto la sfortuna di essere nati in un paese che non conosce la pace.
Come è possibile che nel 2012 ancora esista la parola guerra?
Come è possibile che ancora gli uomini lottino l'uno contro l'altro per la ricchezza, per la religione, per la terra?