Malika Ayane è una delle favorite del Festival e ormai ci ha fatto l'abitudine, tant'è che fa gli scongiuri, visto che non è mai riuscita a vincere.
Ma nonostante questo è una delle cantanti italiane più apprezzate del momento con i suoi brani alternativi e spesso lontani dalla solita musica.
I due brani sanremesi sono scritti entrambi da Giuliano Sangiorgi, leader dei Negramaro: sono due canzoni molto intime che parlano della perdita e dell'assenza.
Ecco i testi e i video:
E SE POI
E se poi
capissi che
tutto è uguale a prima
e come prima
mi sentissi inutile
Io non ho mai
pensato se
anche l'abitudine
è un bel posto
per ritrovare me
Ma senza di noi
ho ancora
quella strana voglia di
sentirmi sola
senza di noi
ma non da ora
se non altro per vederti
andar via ancora
E se mai
cercassi te
sarebbe per paura
e la paura è sempre quella
a vincere
E tu non puoi
far finta che
niente sia cambiato
dopo il cuore che ho strappato
via da te
Ma senza di noi
ho ancora
quella strana voglia di
sentirmi sola
senza di noi
ma non da ora
se non altro per vederti
andar via ancora
Senza di noi
ho ancora
quella smania di fuggire via da sola
ma senza di noi
chi vola?
sono solo ali e piume
e nient'altro ancora
Certo
che non ha prezzo il tempo
passato insieme a spasso
tra questo mondo e un altro
per trovare l'universo
adatto al nostro spazio
ogni giorno più stretto
per contenere i sogni
tutti dentro ad un cassetto
ed ecco perché scappo
ora ricordo e scappo
ho solo tanta voglia
di sentirmi viva adesso
Ma senza di noi
ho ancora
quella strana voglia di
sentirmi sola
senza di noi
non ora
se non altro per vedermi
andar via ancora
Certo
che non ha prezzo il tempo
passato insieme a spasso
tra questo mondo e un altro
per trovare l'universo
adatto al nostro spazio
ogni giorno più stretto
per contenere i sogni
tutti dentro ad un cassetto
ed ecco perché scappo
ora ricordo e scappo
certo
che non ha prezzo il tempo
tu restami un pò addosso
Io cos'ho
sembra aver già deciso
ma proprio non so
mescolarmi al sorriso di chi più non ho
tanto non sento niente
Che farò
se questi tagli sul viso
ancora io ce l'ho
e di rosso vestita negli occhi sarò
e ancora tu niente
NIENTE
Cos’ho?
Ho dei tagli sul viso
Si, ma io cos’ho?
che se sanguino rido
e mi sciolgo un po’
tanto non sento niente
Io cos'ho
sembra aver già deciso
ma proprio non so
mescolarmi al sorriso di chi più non ho
tanto non sento niente
Parlo con te sempre
anche se tu sei assente
e quelli non dicono niente
solo un silenzio assordante
muoio con te sempre
vivo di te tra la gente
vivo di te tra la gente
quelli che parlano, parlano, parlano
ancora
E non resta più niente
proprio niente
del cielo che abbiamo perso
rubandoci i pezzi più neri
più neri del nero
e ora più niente
c’è una stella cadente
ma era l’ultima già
e schiantandosi precipita
sulla mia pelle
lasciando un pozzo infinito
dove tutto è finito
per sempre finito
nel fondo più fondo
della libertà
Che farò
se questi tagli sul viso
ancora io ce l'ho
e di rosso vestita negli occhi sarò
e ancora tu niente
Io non ho, non ho, non ho…
l’obbedienza di chi è sparito
già da un po’
se dipingi un paradiso
io lo distruggerò
così tanto per niente
Parto da te sempre
per tornare ad essere niente
finisco a te sempre
analizzando la gente
non ha più senso quel niente
quel che rimane ancor niente
quel che rimane ancor niente
quelli che parlano, parlano e ancora
poi parlano
E non resta più niente
proprio niente
del senso che abbiamo perso
nei gesti di un altro
che non fa più testo
e intanto ci uccide
e non lascia resto
e non resta più niente
nient’altro che niente
e il tetto l’abbiamo perso
e ormai piove a dirotto
su mobili e teste
allagando speranze
che affogano lente
nuotando nel niente
nuotando nel niente
io nuoto nel niente
tu nuoti nel niente
della libertà
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