martedì 5 febbraio 2013

Salvo Ethan, ucciso il veterano del Vietnam

Dopo 7 giorni di prigionia, Ethan, il piccolo di 5 anni, sequestrato una settimana fa da un veterano del Vietnam, è stato liberato.
Sette giorni di inferno, nelle mani di un uomo che lo ha tenuto rinchiuso in un bunker sotterraneo di 2 metri per 3 e che comunicava con l'esterno e con i poliziotti tramite un tubo di gomma lungo alcuni metri.
L'uomo, Jimmy Lee Dikes, 66enne, era salito su uno scuolabus di Midland City, un piccolo centro di circa 2300 abitanti, e aveva minacciato i bambini, dicendo loro che li avrebbe uccisi tutti.
L'autista lo aveva invitato a scendere e lui gli aveva sparato, prendendo poi in ostaggio Ethan.
Da un po' di giorni le trattative si erano deteriorate e pare che l'uomo avesse con sè una pistola per porre fine alla vita del piccolino, affetto dalla sindrome di Asperger, un disturbo simile all'autismo.
Con la liberazione del bambino che è stato immediatamente riconsegnato ai suoi genitori, le forze speciali della polizia hanno ucciso il sequestratore, additandolo come un fuori di testa, un fanatico di una setta che afferma che il governo americano trami a danno dei suoi cittadini, nascondendo loro una possibile e futura catastrofe nucleare che provocherà violenze e scontri.
Come per ogni episodio, si cerca sempre di definire chi siano i buoni e chi i cattivi perchè così è tutto più semplice.
In realtà, l'insanità mentale del sequestratore deriva dalla guerra, dall'esperienza distruttiva in Vietnam dove anche l'uomo più buono e solidale del mondo diventa un assassino, un orco, in grado di uccidere un suo simile per la sopravvivenza.
Solo la guerra può aver distrutto un uomo che tra il 1964 e il 1969 ha combattuto per gli Stati Uniti e ha ricevuto molte onorificenze e che nel 2013 è stato ucciso proprio da quello stesso Paese che prima lo aveva onorato.


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