Ormai, ovunque si vada, è inevitabile vedere qualcuno, uomo o donna, giovane o meno giovane, alle prese con un telefono cellulare.
Con l'avvento degli smartphone, ovvero i super telefoni in grado di fare da torcia o di dirti che canzone stai ascoltando o di farti diventare matto con il gioco del momento, Ruzzle, tutti siamo diventati "schiavi" di questo oggetto, diventato così importante tanto da essere un prolungamento della nostra persona.
Sin dalla sua uscita, il cellulare ha sempre, però, sollevato una domanda: tutte quelle onde elettromagnetiche sono nocive per l'uomo?
E così anche il programma Le Iene si è posto la stessa domanda, cercando di fornire una spiegazione.
Matteo Viviani ha intervistato dottori specializzati nel cancro e in altri tipi di tumori, oltre ad incontrare un ex-manager che è stato colpito da un tumore al Ganglio di Gasser da cui partono i nervi della sensibilità.
Attraverso una termocamera, Viviani è riuscito a notare che, dopo 20 minuti di telefonata, la parte del viso a contatto con il telefono inizia a riscaldarsi, ma l'uso del cellulare non causa solo una variazione termica: è stato dimostrato da uno studio fatto da un ricercatore americano che le onde elettromagnetiche di un telefono cellulare o cordless producono anche un'alterazione nel nostro organismo e si propagano più velocemente nei giovani piuttosto che negli anziani.
Inoltre, sono state misurate le onde elettromagnetiche di una telefonata e si è notato che esse diminuiscono ad una maggiore distanza dall'orecchio, mentre aumentano in caso di basso segnale, in auto perchè la struttura metallica della vettura riflette le radiazioni e ancora peggio se siamo in movimento.
Negli ultimi anni è stata fatta una ricerca, la Ricerca Interphone, a cui hanno partecipato 13 Paesi, 13mila persone e che è costata 19 milioni di euro, ma che non ha fornito alcun risultato preciso, si suppone perchè essa è stata finanziata dalle maggiori compagnie telefoniche che hanno tutti le ragioni per nascondere la verità.
In realtà, però, alcuni Paesi, come la Francia e l'Inghilterra, hanno vietato l'uso del cellulare ai giovani al di sotto dei 12 anni, mentre in Italia ancora non se ne parla.
Ciò che si fa è studiare l'effetto sui topi che, avendo una vita breve, sono in grado di fornirci risultati immediati che, invece, sull'uomo si manifesterebbero fra molti più anni.
Ciò che si fa è studiare l'effetto sui topi che, avendo una vita breve, sono in grado di fornirci risultati immediati che, invece, sull'uomo si manifesterebbero fra molti più anni.
La soluzione allora qual è?
Usare l'auricolare e la modalità in vivavoce in modo da tenere lontane quanto più le onde elettromagnetiche dal nostro corpo.
Mio fratello è morto 4 anni fa per un glioma. Ha sempre riferito di aver usato il cellulare (per lavoro) sempre dallo stesso lato della testa che è quello dove ha sviluppato il cancro.
RispondiEliminaTraete le conclusioni.
Mi dispiace per tuo fratello!
EliminaIl tuo commento è importante e conferma questa teoria.
Sicuramente tanti altri hanno avuto lo stesso problema e forse ancora non hanno collegato gli eventi.
Un abbraccio
Elisa