giovedì 14 febbraio 2013

I testi di Sanremo 2013: Max Gazzè

Max Gazzè è al suo 4° festival, anche se non è mai stato amato e apprezzato dal pubblico di Sanremo.
Le sue canzoni sono sempre molto ricercate e anche le due che porterà questa volta sono particolari: Sotto casa è una canzone divertente e anni 70, nata dall'incontro del cantante con dei testimoni di Geova, mentre I tuoi maledettissimi impegni parla di un uomo innamorato che per stare accanto alla donna che ama è disposto a tutto.
Ecco i testi e i video:


SOTTO CASA
Apra la sua porta, 
Faccia presto… 
Non importa 
Cosa crede lei 
Di questo 
Movimento 
Ma l’avverto 
Che al suo posto 
Non ci penserei 
Due volte, 
Dato l’imminente 
Arrivo di Gesù, 
Perché poi non torna più! 
Mi son reso conto 
Che serpeggia 
Tra i credenti 
Il malcontento 
Per la pioggia 
Di mancati 
Appuntamenti 
Nei millenni, 
Ma si metta 
Nei suoi panni… 
Quell’incetta 
Di pianeti 
Da salvare… 
Di pianeti da salvare! 
Possa la bontà 
Del vostro cuore 
Riscoprire 
Che la verità 
Si cela 
Spesso 
Dentro una persona 
Sola 
E non è tanto 
Il sesso 
A consolare 
L’uomo 
Dal suo pianto, 
Ma l’amore 
Buono 
Ed il perdono 
Santo 
Del Signore. 
Lasci 
Che le spieghi 
In due parole 
Com’è facile 
Sentire 
Gli echi 
Bassi ed immorali 
Di comportamenti 
Frivoli e meschini 
Quali 
Certi 
Omini 
In abito da donna, 
La vergogna 
Che neanche gli animali! 
Apri un istante 
E ti farò vedere io 
Che nasce sempre 
Il sole 
Dove 
Cerco Dio, 
In tutti 
I poveretti 
Che hanno perso 
Il senso immenso 
Della vita! 
Non chiedo mica 
Un regno 
Intero, 
Dico io… 
Sono un indegno 
Messaggero 
E cerco Dio 
In chi vendette 
Onore 
Per denaro 
E ora nel cuore 
Mette 
Un muro! 
Lei non si dimostra 
Illuminato 
Dalla grazia della vostra 
Santa Vergine Maria, 
Lo chiami pure, se ritiene, 
Il capo 
Della polizia, 
Ma a chi conviene 
Tutta quella baraonda 
Se l’ozono 
S’è ridotto 
A un colabrodo 
E basta 
Un solo 
Farabutto 
A fare in modo 
Che dell’uomo 
Non rimanga 
Neanche l’ombra… 
E poi ficcatevelo in testa: 
Non si viene 
Al mondo tanto 
Per godere, 
Ma soltante 
Perché un bene 
Superiore 
Ci ha creati! 
Apri un istante 
E ti farò vedere io 
Che nasce sempre 
Il sole 
Dove 
Cerco Dio, 
In tutti 
I poveretti 
Che hanno perso 
Il senso immenso 
Della vita! 
Non chiedo mica 
Un regno 
Intero, 
Dico io… 
Sono un indegno 
Messaggero 
E cerco Dio 
In chi vendette 
Onore 
Per denaro 
E ora nel cuore 
Mette 
Un muro! 
So che sei lì 
Dentro… 
Non ti muovi, 
Ma ti sento! 
Oggi te la cavi, 
Sì… 
Ma non finisce qui! 
In tutti 
I poveretti 
Che hanno perso 
Il senso immenso 
Della vita! 
Non chiedo mica 
Un regno 
Intero, 
Dico io… 
Sono un indegno 
Messaggero 
E cerco Dio 
In chi vendette 
Onore 
Per denaro 
E ora nel cuore 
Mette 
Un muro!

I TUOI MALEDETTISSIMI IMPEGNI
Se tu lavori 
Tutto il giorno 
A che mi serve 
Vivere? 
Aspetto fuori 
Il tuo ritorno 
Pensando sempre 
E solo a te. 
Ma tu 
Coi tuoi discorsi strani: 
Cantare le canzoni 
Oggi non basta più! 
E non c’è una soluzione se non quella 
Di rimpicciolirmi a dismisura 
Fino al punto di traslocare nella 
Borsa tua con gran disinvoltura… 
Oppure supplicare e supplicare la tua ombra 
Di cedermi la possibilità 
Di rimanere là 
A disposizione 
Cambiando se tu cambi posizione… 
O essere l’involucro 
Di ogni 
Funambolico 
Pensiero che ti viene 
Quando le giornate sono piene 
Dei tuoi maledettissimi impegni! 
Sei tu 
Che mando 
Giù 
Nel petto 
Quando 
Mi getto 
Vino 
In gola… 
E più ti respiro 
E più t’ingoio 
Più voglio 
Rivederti ancora! 
Forse c’è una soluzione buona in più: 
Potrei farti da fermaglio 
Per capelli 
Se per sbaglio 
Ti venisse voglia di tenerli 
Su… 
Oppure travestirmi da molecola di vento 
E accarezzarti impunemente 
Il viso mentre 
Non hai tempo… 
Non hai tempo! 
E non c’è una soluzione 
Se non essere l’involucro 
Di ogni 
Funambolico 
Pensiero che ti viene 
Quando le giornate sono piene 
Dei tuoi maledettissimi impegni!


Nessun commento:

Posta un commento

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...